Il funzionamento è pressappoco lo stesso, un ristorante sceglie con quale di questi servizi convenzionarsi e pattuisce (dipende chi sei ovviamente) le royalty annesse. Poi deve semplicemente visualizzare l’ordine sulla piattaforma e produrlo. In seguito, il fattorino di turno penserà al trasporto verso il cliente finale.
La convenienza deriva dalla visibilità che le piattaforme garantiscono, dalla possibilità di incrementare le vendite e fidelizzare nuovi clienti. Molti ristoratori non necessariamente facevano consegne a domicilio precedentemente. L’aumento degli ordini incrementerà le vendite. Dal momento che il ristoratore non deve assumere né nuovi camerieri né occuparsi della consegna, i costi non aumenteranno, se non quelli legati alla produzione (variabili).
Quindi da dove guadagnano le società? Dalle royalty. Le royalty oscillano tra circa il 25 e il 30 % rispetto al prezzo di vendita. Ciò comporta il dover dividere buona parte del guadagno con la società in convenzione. Al netto dei costi fissi e variabili, poste ed imposte rimane poco, ben poco. Quindi a chi consigliamo la partnership? Alle nuove attività, piccole attività di vendita diretta (senza servizio sala), fastfood, streetfood e tutte le attività che lavorano in sotto produzione (che lavorano poco).
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Sono molte le società di delivery che operano sul territorio italiano. Le più famose Foodora, JustEat, Deliveroo, Glovo e UberEats. Ma come funzionano, sono convenienti per il nostro business?