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REDIGERE - LA CARTA DEI VINI - parte6

06/12/2017 Scritto da

La carta dei vini è la presentazione della nostra attività, e deve essere esteticamente complementare al menùfood, è sempre preferibile una linea sobria e chiara che permetta ai clienti di capire l’organizzazione interna della lista nell’immediato.


Dalla carta dei vini il cliente può capire chi siamo, cosa vendiamo, quanta esperienza abbiamo e che tipo di menù accosteremo. La carta dei vini deve essere aggiornata almeno due volte l’anno (ogni 6 mesi) per almeno il 20-30% delle sue etichette. In modo da risultare aggiornati, competenti sulle nuove proposte e tendenze del mercato.

Nella stesura tecnica, spesso si riportare il prezzo dei vini in ordine crescente. E’ una scelta logica ma non sempre quella più profittevole per noi. Questo perché il cliente con spendibilità medio-bassa si fermerà sempre sulle prime posizioni del menù.

Se invece raggruppassimo i vini per data, tipologia e provenienza sicuramente la carta risulterà più interessante, suscitando maggior interesse. In questo modo entreranno in gioco anche altri fattori oltre al prezzo e il cliente non sarà più così condizionato dalla spesa.

Inoltre l’inserimento di eventuali premi vinti e il tipo di categoria a cui il vino appartiene: vegano, biologico, naturale o biodinamico potrà risultare la scelta vincente per differenziarsi, rendersi appetibile per una clientela anche specifica e creare così un valore aggiunto alla nostra attività.

Qui termina una nostra prima guida targata CornerManager che vuole suggerire nozioni, riflessioni ed informazioni, tratte dalla nostra esperienza, su come creare da zero una personale Lista dei Vini.

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Davide Pizzata

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